Mal di testa? Problemi di postura? Prova con la gnatologia

Mal di testa? Problemi di postura? Prova con la gnatologia

Il termine gnatologia deriva dal γνάϑος, gnàthos, «mascella» ed è una branca recente dell’odontoiatria che studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola e della masticazione.

Secondo recenti studi si è evinto che il rapporto tra i denti può dare origine a mal di testa, problemi di postura, mal di schiena, contratture muscolari e formicolii a dita e mani.

Una scorretta masticazione è alla base di acufeni (i cosiddetti “fischi nelle orecchie”) , pruriti nella zona delle orecchie, vertigini e persino apnee notturne!

Inoltre anche il bruxismo, cioè il digrignamento o il serramento dei denti involontario e solitamente notturno può avere origine da disfunzioni temporo-mandibolari, che solo un gnatologo può rilevare e correggere.

Tutti questi fenomeni disturbanti possono trarre giovamento da un corretto trattamento odontoiatrico, grazie all’esame della funzione dell’occlusione dentale, dell’articolazione temporo-mandibolare (atm) e della deglutizione che è in grado di valutare solo un gnatologo.

Quindi esiste una stretta relazione tra funzione masticatoria e mal di schiena o cefalea.

Come si risolve il disturbo?

Dopo una prima visita, lo gnatologo avendo esaminato la funzionalità della mandibola, l’occlusione, solitamente consiglierà l’utilizzo del bite, che altro non è che un apparecchio notturno personalizzato sulla base dell’arcata dentale del paziente (quindi ogni persona ha il suo personale bite, diffidate dai bite standard che attualmente si trovano in commercio) e induce un rilassamento dei muscoli della mandibola, del collo e delle spalle del paziente.

Ciò allevia tutta i sintomi fin qui esposti e migliora nettamente le sintomatologie dolorose e ottimizza la qualità della vita.

Presso la nostra clinica dentistica di San Dona’ di Piave è possibile effettuare le analisi digitali dell’occlusione dentale.

Sono sufficienti pochi minuti per avere le informazioni necessarie per intraprendere, quando necessario, una terapia correttiva per il raggiungimento delle condizioni ottimali.